Obiettivo: monitorare gli appalti pubblici per favorire il rispetto delle leggi e dei CCNL
PNRRIl Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Piano di Investimenti Complementari costituiscono strumenti fondamentali per creare nuova e buona occupazione, ridurre i divari territoriali, determinare i processi economici e sociali.
Gli obiettivi del protocollo
Ma in vista della realizzazione dei progetti indicati nel PNRR, è necessario garantire la qualità e sostenibilità economica e sociale del lavoro nei contratti pubblici, con particolare riguardo agli appalti di servizi caratterizzati da alta intensità di manodopera, oltre che favorire la massima trasparenza nel settore degli appalti pubblici insieme al rispetto delle tutele previste dalle leggi e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. In considerazione di ciò, e delle iniziative normative di semplificazione in fase di adozione da parte di Governo e Parlamento, l’Autorità nazionale anticorruzione e i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo d’intesa finalizzato all’attuazione “delle recenti riforme, preservando la difesa dei livelli occupazionali nonché contrastando fenomeni di infiltrazioni criminali e l’illegalità”.
Finalità di lungo periodo
"Attraverso il PNRR non dobbiamo solamente costruire nuove opere o offrire migliori servizi, ma anche conseguire in generale un progresso duraturo del nostro tessuto sociale ed economico", ha commentato il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia, che ha firmato il protocollo d'intesa datato 16 giugno 2022 con i segretari confederali Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello e Tiziana Bocchi, per Cgil, Cisl e Uil.
"I contratti pubblici, in particolare ora con gli ingenti fondi PNRR”, sottolinea Busia, “costituiscono uno strumento fondamentale anche per la tutela dei lavoratori e dei loro diritti, anche in tema di salute e sicurezza. Garantire che nelle imprese siano applicati correttamente i contratti collettivi di lavoro serve anche ad assicurare una corretta concorrenza fra le imprese, premiando quelle che si comportano correttamente e insieme favorendo una gestione trasparente delle risorse pubbliche. Questa cooperazione nell'ambito dei contratti pubblici ha un significato particolare, perché coinvolge le organizzazioni sindacali nel percorso di adozione di linee guida, bandi tipo o contratti tipo, per favorire una corretta applicazione delle tutele previste dalla legge, anche da parte delle imprese subappaltatrici", ha aggiunto il presidente Anac. "L'intento è quello di garantire la qualità e la sostenibilità economica e sociale del lavoro nei contratti pubblici, con particolare riguardo agli appalti di servizi caratterizzati da alta intensità di manodopera".
La tutela della trasparenza e degli obblighi contributivi
La collaborazione, spiega una nota dell’Authority, nasce anche dall'opportunità di tutelare il lavoro in seguito all'attuazione delle norme del decreto semplificazioni e in vista di successivi interventi di soft law. La volontà è di favorire la massima trasparenza nel settore degli appalti pubblici insieme al rispetto delle tutele previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Il protocollo prevede che l'Anac e i sindacati si adoperino per favorire la più ampia interconnessione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici dell'Autorità con altre banche dati istituzionali comprese quelle di Inps, Inail e Casse Edili per promuovere l'uso della Banca dati Anac e verificare il rispetto degli obblighi contributivi e delle altre disposizioni in materia di diritto del lavoro. Infine, è costituito presso Anac un Osservatorio per verificare la puntuale attuazione degli impegni assunti.
La Posta del Sindaco
All. Protocollo d’intesa Anac-Sindacati
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